Prima di iniziare questo articolo vorrei chiederti di rispondere a una domanda: “come affronto il mancato raggiungimento degli obiettivi di un mio dipendente?”
La reazione più comune che vedo durante le sessioni di coaching è quella della rabbia.
Oggi sono qui a spiegarti come affrontare questa situazione in modo che sia costruttiva per te e per il tuo dipendente, e possiate entrambi crescere sia dal punto di vista professionale che personale.
Mettersi in discussione
Il mancato raggiungimento degli obiettivi da parte di un dipendente è un argomento molto delicato per qualsiasi imprenditore. Questo perché porta diverse conseguenze: perdita di fatturato, perdita di potenziali clienti e rallentamento nelle attività, giusto per citarne alcuni.
Qualsiasi imprenditore di successo, tuttavia, prima di affrontare un momento simile con i suoi dipendenti si mette in discussione.
In che modo? Come ho già detto in uno dei miei articoli di LinkedIn, senza una comunicazione efficace, il nostro messaggio potrebbe essere recepito in maniera sbagliata, e generare di conseguenza incomprensioni nella mente del dipendente.
Quando vengono assegnati degli obiettivi aziendali bisogna, infatti, chiedersi sempre se:
- Si è riusciti a comunicare efficacemente gli obiettivi: ovvero capire se questi sono stati comunicati in maniera chiara e diretta e, soprattutto, se i feedback da parte del dipendente sono stati positivi;
- È stata compresa l’importanza del singolo obiettivo: ogni qualvolta che viene assegnato un obiettivo a un dipendente, è necessario riuscire a far capire, con autorevolezza, quanto sia importante il raggiungimento di quest’ultimo per tutto il team aziendale;
- La vision aziendale è stata comunicata in maniera efficace: è importante che ogni dipendente capisca che non si tratta solo di un piccolo step, ma di un percorso molto più ampio.
Dare importanza al singolo dipendente durante l’assegnazione degli obiettivi aziendali è fondamentale per farlo sentire parte integrante di una squadrache si muove verso un obiettivo comune.
Analizza la situazione
Dopo esserti messo in discussione, arriva il momento dell’analisi.
Analizzare la situazione direttamente con il tuo dipendente ti aiuterà a capire cosa ha causato il mancato raggiungimento dell’obiettivo e perché non ha chiesto aiuto.
Per quanto sia naturale, da parte del dipendente, cercare di nascondere i propri sbagli, in realtà l’atteggiamento migliore è quello di fargli capire che parlarne apertamente è anche un modo per fare squadra all’interno dell’azienda.
Ricorda sempre ai tuoi dipendenti che chiedere aiuto non è un sinonimo di debolezza o di mancanza di professionalità.
Chiaramente, ogni situazione è diversa. Da una parte ci può essere stata semplicemente pigrizia da parte del dipendente, dall’altra ci può essere stata seria difficoltà.
Un percorso di valutazione dei dipendenti serve anche a questo: identificare lacune e inefficienze in azienda e porvi rimedio attraverso, per esempio, un piano di formazione, una redistribuzione delle mansioni o una rivisitazione dei processi aziendali
Trasforma un fallimento in un’opportunità di crescita
Una delle cose da sottolineare con tutti i tuoi dipendenti, è quella che il fallimento deve essere visto come un’opportunità di crescita per la persona e per l’azienda stessa.
Grazie a questo tipo di fallimento si è in grado di cambiare rotta, cercare soluzioni innovative in modo da non dover fronteggiare più gli stessi problemi.
Per riuscire a superare i fallimenti, i problemi, insieme allo stress e alla frustrazione che ne derivano, occorre tenacia, impegno e voglia di migliorarsi. Questo è un concetto molto importante che cerco di far capire sempre ai miei clienti durante le sessioni di business coaching.
Gestire il mancato raggiungimento dell’obiettivo di un dipendente seguendo questo schema preciso e comportarsi di conseguenza prevedendo una gestione del lavoro di questo tipo è un momento di formazione non solo per te, ma anche per tutta la tua squadra e il tuo business.